In questa sezione vengono mostrate alcune produzioni, classificate per ‘tipologia di applicazione’. I commenti spiegano le scelte musicali ispirate alle diverse sequenze

Questo è un esempio di trailer music (composta per il contest Spitfire Audio/Albion One)

L’intro è un crescendo senza una linea melodica precisa. E’ indefinito come lo sono le immagini. Tutto concorre a creare una sensazione di attesa rispetto a qualcosa che sta per manifestarsi. L’enorme occhio, rimarcato dalla nota grave di archi, rappresenta una sorta di pre-count che anticipa la seconda parte del video.

Dopo lo zoom sull’enorme occhio si ha il cambio di scena e di ambientazione. E’ un esplosione di energia, evidenziata anche dai livelli dei wu-meter del banco del mixer. La sincronizzazione delle immagini dei musicisti con le parti musicali del brano è voluta: all’inquadratura dei violinisti corrisponde una nota tenuta di violini, a quella sul percussionista corrisponde una rullata di timpani. 

Il finale è volutamente spoglio: un semplice accordo di piano. In questo caso la musica non deve distrarre: il vuoto dell’arrangiamento aiuta a concentrarsi sul contenuto del video che, nell’esempio, evidenzia il nome dell’azienda.

Questo lavoro può essere utilizzato come esempio di colonna sonora per un documentario ma potrebbe anche adattarsi ad un promo di un’agenzia per il turismo. 

Questa composizione è stata creata per il contest 8Dio “The Captain”. La musica è stata suddivisa in movimenti in base alle varie sequenze del video. 

Il primo è rappresentato dalla barca che veleggia in un mare calmo. Lo stile della musica è in sintonia con la sensazione di calma e pace trasmesso dalle immagini. Accordi molto aperti e ariosità dell’arrangiamento in generale. 

Il cambio di scena viene anticipato dalla sequenza dei gabbiani che dà respiro al brano. 

La parte seguente è più epica ed è stata ispirata dall’immagine del lago rannuvolato con movimenti orizzontali. Inoltre l’inquadratura che sorvola velocemente la superficie del mare ha suggerito un andamento più veloce: i runs di strings vogliono sottolineare quella dinamicità. La nota alta di strings con sordino, invece, vuole rimarcare la scena del tramonto sul golfo.

Il tema tornerà più semplice e dolce - enfatizzato dai cori di bambini - che accompagnerà queste ulteriori sequenze di di mare calmo fino ad arrivare alla scena dell’onda che si infrange sul mare che è il preludio alla parte più movimentata del video e della musica.

Da quel momento il video assume un carattere più vivace e anche più gioioso: onde enormi con surfisti, inquadrature in soggettiva da sotto le onde. La musica accompagna tali scene con un ritmo più serrato e con un accompagnamento a tratti EDM (synth ribattuto complementare al groove percussivo)

Si arriva quindi all’ultima scena dove ritroviamo la barca a vela in un mare calmo al tramonto e la musica ‘plana’ improvvisamente. La voce femminile dà un ulteriore tocco di dolcezza al momento finale che sembra descrivere il ritorno a casa da una memorabile giornata in mezzo al mare.

Molto importante l’utilizzo di effetti audio - come il rumore delle onde e dei gabbiani - che ha conferito maggior realismo alla composizione stessa.

Questa clip è l’esempio di colonna sonora filmica. Questo progetto è stato realizzato per la competition 8Dio dedicata al compositore Christopher Young.

Lo score di un film impone, ancora di più, il rispetto delle scene e delle immagini. La musica deve essere funzionale e mai troppo invasiva. Nei film i silenzi sono spesso più efficaci di un commento sonoro.

Fatta questa premessa, passiamo al video. 

Si tratta di uno spezzone preso da un film horror muto del 1929. La musica dovrà quindi svolgere anche un ruolo di narrazione: una narrazione di tipo emotivo.

Il risveglio della donna, della prima scena, è accompagnato da note soffuse e da un respiro inquietante che la farà sobbalzare dal letto.

L’inquadratura, in un istante, si apre sul vampiro Nosferatu. La musica, a questo punto, deve imporsi sia a livello di dinamica e volume sia a livello di tensione per contribuire a quel “pugno nello stomaco” che in un film horror è d’obbligo: lo spettatore, in quel momento, deve spaventarsi.

La tensione del brano si spegnerà per far spazio alla sequenza che vede la donna come ipnotizzata dal vampiro che la spingerà ad aprire la finestra.

Dopo l’apertura della finestra, l’ambientazione diventa più macabra: rumori, ghigni e silenzi. La donna, quindi, tornerà in sé in preda a malori. Si sta rendendo conto che, con quel gesto, ha permesso al vampiro di entrare da lei. Sappiamo infatti dalla narrazione horror che il vampiro non può entrare in una casa se non invitato volontariamente da chi vi abita. La musica, nella sequenza, si accorda a questo stato confusionale rimarcata da note in bending, da repetition di note sforzate di ottoni e isolati colpi di percussione.

La musica, successivamente, tornerà a spegnersi per creare più pathos nel momento in cui Nosferatu si ritrova a tu per tu con la povera donna, fino all’atto in cui ne prenderà possesso, sottolineato da un verso tenebroso.

La parte finale contiene una specie di nenia che contrasta con la scena macabra che si sta consumando (Nosferatu che succhia il sangue alla donna). Il contrasto della musica (apparentemente positiva) e il momento drammatico ne amplifica la vena horror.

Questa clip è l’esempio di composizione per video game. Come accade per i film, vale il criterio del commento sonoro.

Molte scene devono semplicemente essere accompagnate da suoni o effetti che mettano in risalto il contenuto delle immagini stesse.

Nella clip, infatti, si è voluto ricreare atmosfere sonore adatte alle sequenze. Anche questo tipo di approccio musicale, apparentemente spoglio di vena compositiva, richiede creatività e fantasia. La ricerca sonora è fondamentale ed è impegnativa tanto quanto la composizione in senso stretto.

Questo progetto è stato realizzato per il contest Sonokinetic - Ibrido Cinematica

Questo esempio mostra come la musica possa “animare” anche una semplice foto. Questa clip può essere di riferimento per chi avesse l’esigenza di pubblicare un catalogo multimediale e renderlo più godibile grazie all’ausilio della musica.

In questo caso la musica non avrà come riferimento delle immagini “vive” come accade per un video, piuttosto dovrà ispirarsi a immagini statiche (slide-show di foto).

In questo caso sarà fondamentale, probabilmente più che negli altri casi, il briefing di chi ha prodotto il catalogo sebbene anche la singola immagine può essere fonte di ispirazione.

Nell’esempio proposto è stato creato un commento sonoro al celebre quadro “Nighthawks” di Edward Hopper. Questo progetto è stato realizzato per il contest organizzato da Adam Audio.

Il tema musicale è malinconico per la sensazione di solitudine trasmesso dai personaggi raffigurati nel quadro. L’utilizzo del sax soprano non è casuale. Ricorda le atmosfere un po’ lounge dei pub e dei locali notturni.

Per animare un po’ l’immagine è stato utilizzato un effetto di zoom-out: da un particolare al quadro intero. 

Questo è un esempio di short-clip: si tratta di video estremamente brevi.

E’ una caso molto tipico nel mondo della comunicazione. Clip di 30 secondi sono quasi uno standard per pubblicità o sigle per trasmissioni televisive.

In questi casi la musica è spesso accompagnata da speakeraggio.

Per video così corti, la musica deve avere come obiettivo l’immediatezza: in poco tempo deve comunicare “tutto”.

Nell’esempio proposto è stata creata una clip video della luna (video realizzato dal fotografo Massimo Vaghi) e la musica vuole trasmettere la sensazione di mistero ispirata da quel lato oscuro della luna che si perde nel buio della notte.

E’ chiaro che la stessa clip può trasmettere un’emozione completamente diversa. Fondamentale, anche in questo caso, il ruolo del briefing del video maker o del produttore.

Un video del genere potrebbe tranquillamente essere utilizzato come sigla di una trasmissione televisiva o di un documentario.

Tale progetto è stato realizzato per il contest 8Dio - Moon.

In questo secondo esempio di Trailer, si nota che il video è diviso in due grosse parti: la prima si può considerare un preludio, la seconda ne rappresenta lo svolgimento.

L’inserimento di effetti audio dà ulteriore dinamismo al video e rende l’insieme più credibile e realistico.

Un tema musicale semplice ed efficace aiuta ad imprimere nella memoria il video stesso e tutto ciò che il video veicola. Vale per un film, una pubblicità o la sigla di un programma.

La seconda parte della composizione punta proprio sul tema che, per la sua immediatezza, ha lo scopo di rimanere impresso nella memoria e ricordare, di conseguenza, i contenuti del video stesso.

Celebre il tema musicale che ha accompagnato una nota marca di pasta. Oggi quel brano è associato a quella pubblicità, garantendo benefici ben oltre la durata della campagna pubblicitaria.

Stesso discorso lo si può applicare per i film: alcune colonne sonore hanno un tema talmente bello da garantire al film collegato una sorta di elisir di eterna giovinezza.

Questo progetto è riferito al contest Sonuscore/BestService - Elysion

Questa clip può rappresentare lo spezzone di un documentario. Accordi malinconici e allo stesso armoniosi si sposano con immagini che raccontano la natura in autunno.

Questo lavoro è stato realizzato per il contest 8Dio - Spring in Winter.

L’arrangiamento consiste in un singolo suono (da regolamento del contest) e l’utilizzo di un reverbero molto profondo ha aggiunto spazialità e ariosità al brano.

Tale composizione è entrata nel piccolo gruppo dei secondi classificati.

Questi brani musicali hanno lo scopo di evidenziare la duttilità a livello compositivo: dalla musica orchestrale a quella elettronica, dall’hip-hop all’EDM: nessun limite al genere musicale.

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